Alma universitas studiorum parmensis A.D. 962 - Università di Parma Alma universitas studiorum parmensis A.D. 962 - Università di Parma

E’ stato pubblicato sulla prestigiosa rivista Proceedings of the National Academy of Sciences of the USA (PNAS) uno studio condotto dal prof. Alessio Peracchi, docente di Biochimica nel Dipartimento di Scienze Chimiche, della Vita e della Sostenibilità ambientale dell’Università di Parma, su un enzima chiamato Nit1 (Nitrilase-like protein 1). Questo enzima sembra svolgere un ruolo ambivalente nella biologia dei tumori, proteggendo dall’insorgenza di alcune forme di cancro (agendo quindi come oncosoppressore), ma favorendo l’accrescimento di altre.La ricerca pubblicata su PNAS dimostra che Nit1 serve a correggere un ‘errore’ del metabolismo (un’attività cosiddetta di ‘riparo metabolico’).

Lo studio è stato condotto dal docente parmigiano durante un periodo di ricerca all’estero nell’Istituto De Duve dell’Università Cattolica di Lovanio (Belgio), dove ha lavorato al fianco del prof. Emile Van Schaftingen, Direttore dell’Istituto e massimo esperto mondiale dei processi di riparo metabolico, e della sua stretta collaboratrice, dott.ssa Maria Veiga-da-Cunha. Oltre ad essi lo studio, di cui il prof. Peracchi è primo autore, ha coinvolto ricercatori di università statunitensi, giapponesi e lussemburghesi.

La proteina Nit1 è presente nell’uomo e in tutti gli animali e si ritiene agisca come soppressore tumorale. Si sapeva da tempo che questa proteina era quasi certamente un enzima, ma nonostante numerosi studi la sua funzione enzimatica è sempre rimasta misteriosa.

Lo studio appena pubblicato dimostra che l’enzima Nit1 serve a eliminare efficientemente la forma deaminata di un abbondante e importante componente cellulare, il glutatione. L’esistenza di una forma deaminata del glutatione non era mai stata descritta in precedenza, ma il lavoro oltre a rilevare la presenza di questo composto nelle cellule, dimostra che esso viene prodotto dall'attività secondaria di numerose transaminasi e che la sua concentrazione si impenna quando Nit1 è assente.

Complessivamente, questi risultati collegano la funzione di Nit1 al metabolismo del glutatione. Più in generale, essi indicano che Nit1 svolge un ruolo di ‘riparo metabolico’, ovvero che serve a distruggere o riciclare una sostanza indesiderata, derivante dalla lenta ed erronea (ma praticamente inevitabile) modificazione di un comune metabolita da parte di alcuni enzimi intracellulari. La ricerca recente sta scoprendo numerosi esempi  analoghi di enzimi di ‘riparo metabolico’.

L'importanza della funzione specifica di Nit1 non è limitata solo ad esseri umani e animali; infatti nello studio si dimostra che enzimi simili a Nit1 e dotati della stessa attività di ‘riciclo’ del glutatione deaminato si trovano anche nei lieviti e in numerosi batteri che producono glutatione.

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