Alma universitas studiorum parmensis A.D. 962 - Università di Parma Alma universitas studiorum parmensis A.D. 962 - Università di Parma

Parma, 20 giugno 2018 -Sabato 23 giugno alle 17, alla Galleria Sant’Andrea (via Cavestro 6), si terrà l’inaugurazione della mostraVittorio Parisi. Un ponte tra arte e natura”, promossa dall’UCAI – Unione Cattolica Artisti Italiani di Parma con il patrocinio del Comune di Parma, dell’Università e della Diocesi.

L’associazione UCAI di Parma ha scelto di organizzare una mostra personale dedicata a Vittorio Parisi, curata da Annalisa Mombelli, con il fine di valorizzare non solo lo scienziato e l’artista ma soprattutto l’uomo che ha saputo cogliere la bellezza della Natura e rappresentarla con profonde sfaccettature.

L’esposizione intende far conoscere alla cittadinanza sia la ricchezza umana di Parisi, che ha dedicato la sua vita alla salvaguardia dell’ambiente, sia quella artistica, rimasta forse più celata.

La mostra, a ingresso libero, resterà aperta al pubblico fino al 5 luglio da martedì a sabato dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19, e la domenica dalle 16 alle 19.

L’insieme delle opere che saranno esposte, molte inedite, riguarda un lungo periodo della vita dell’autore, dall’età giovanile vissuta a Milano fino ad oggi, nel quale si possono identificare tre momenti principali.

La prima parte della mostra raccoglie una serie di disegni ad acquarello compatto (stesura densa e piena del colore) realizzati ancora da studente a Milano tra gli anni Cinquanta e Sessanta, in cui i soggetti sono ritratti di donne e uomini resi con intensi giochi di chiaroscuro e potente espressività, frutto di incontri anche casuali o di momenti colti con l’istinto e immediatezza di un abile osservatore, in pennellate di colore denso e compatto.

Una seconda fase tra gli anni Settanta e Ottanta, gli anni della “maturità”, si apre al gioco della pittura in paesaggi sia urbani sia naturali in cui l’umanità, simbolicamente rappresentata da un gruppo di uomini come in processione resi di profilo o di schiena come piccoli esseri o scure ombre, è collocata in un contesto dai risvolti a volte drammatici o in altri più rasserenanti. Probabilmente questo è il periodo in cui Parisi sviluppa la sua sensibilità ecologista alla ricerca di rapporti virtuosi tra uomo e natura, non solo nei suoi studi e ricerche ma anche attraverso l’arte.  A questo periodo risalgono anche la serie di dipinti in cui inserisce lunghi “graffi”, ossia linee rette verticali e oblique che si intersecano nello stesso punto, sempre in paesaggi dai toni simbolici. Questo motivo del fascio di segni rigidi è da collegarsi alla scoperta dell’etologo Desmond Morris: diversi primati, ad esempio i gorilla, hanno capacità creativa, e un motivo ricorrente nei loro “lavori” è appunto il fascio di tratti che, forse, ricorda la loro costruzione del giaciglio per riposare.

Una terza parte è dedicata infine al disegno naturalistico legato strettamente agli ultimi anni, in cui, alla ricerca del modo migliore per raffigurare semi e frutti, Parisi ha scoperto il fascino di un particolare inchiostro, il Rosso India. Come egli stesso ha dichiarato, “il disegnare per un naturalista fa parte del suo mestiere molto più della fotografia, poiché permette di mettere in evidenza particolari, caratteri degli oggetti naturali che sta studiando”. I suoi disegni non sono documentazioni grafiche o scolastiche ma interpretazioni delicate e fantasiose del rapporto che si crea tra l’oggetto e lo scienziato-artista mentre lo rielabora sulla carta, rendendo protagonista e ricco di fascino anche quell’ infinitamente piccolo che in natura esiste.

L’allestimento segue questa suddivisione cronologica per aree, partendo dall’ingresso con le opere d’età giovanile e continuando progressivamente per temi e periodi, collocando infine nella zona più ristretta dello spazio dell’ex chiesa, in prossimità dell’altare, la serie di disegni naturalistici di semi e frutti, piante, animali e insetti, raccolti anche in alcuni volumi-taccuini, accanto ai quali saranno tra l’altro esposti alcuni attrezzi da lavoro scientifici come microscopi (di proprietà privata concessi in prestito) per ricreare l’ambientazione di uno studio.

Vittorio Parisi – Cenni biografici
Vittorio Parisi, nato a Milano nel 1936, vive a Parma dal 1970.
Professore ordinario di Zoologia della Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali dell’Università di Parma, è stato Presidente del Corso di Scienze Naturali e rifondatore del Museo di Storia Naturale che ha diretto per trent’anni. In stretto rapporto con il lungo e intenso lavoro didattico e di ricerca, si è impegnato nella politica ambientale. Ha ricoperto la carica di Presidente del primo Parco Naturale della Regione Emilia-Romagna. È stato Senatore della Repubblica (11° Legislatura). È autore di sette volumi di argomento naturalistico e di oltre centoventi articoli scientifici. Ha svolto il proprio lavoro di ricerca nel campo della filogenesi e del comportamento animale, dedicandosi in particolare a studi sul popolamento animale del suolo.
Nel mese di ottobre 2017 gli è stato conferito il premio internazionale di Ecologia Umana, promosso dall’Abbazia di Spineto.

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