Alma universitas studiorum parmensis A.D. 962 - Università di Parma Alma universitas studiorum parmensis A.D. 962 - Università di Parma

Parma, 19 aprile 2019 – Dal 5 all’11 maggio si svolgerà a Erice (TP) il workshop internazionale “Social stress: psychological and psychosomatic implications”. Il workshop è organizzato da Andrea Sgoifo, docente del Dipartimento di Scienze Chimiche, della Vita e della Sostenibilità Ambientale dell’Università di Parma, in collaborazione con il prof. Sietse De Boer dell’Università di Groningen, ateneo olandese da tempo consorziato con l’Università di Parma nell’ambito dei progetti Erasmus. Il workshop si svolge nell’ambito della Scuola Internazionale di Etologia diretta da Stefano Parmigiani del Dipartimento di Scienze Chimiche, della Vita e della Sostenibilità Ambientale dell’Ateneo di Parma.

Alcuni tra gli scienziati più prestigiosi a livello internazionale condivideranno le proprie ricerche e si confronteranno con studenti di dottorato e giovani ricercatori provenienti - oltre che dall’Italia - dalla Germania, dal Regno Unito, dagli Stati Uniti, dal Canada, da Israele, dai Paesi Bassi e dal Brasile.

Conflitti e stress
Notoriamente, non solo l’uomo ma anche molte altre specie animali vivono in società organizzate che si basano su complesse interazioni tra conspecifici. L’evoluzione ha modellato queste strutture sociali per garantirne l’ottimale sopravvivenza, favorendo i comportamenti affiliativi e cooperativi. Tuttavia, le interazioni sociali rappresentano spesso anche la fonte principale di conflitti e stress, con implicazioni sfavorevoli tanto fisiche quanto mentali. Varie condizioni di stress sociale, dall’isolamento alla sconfitta/subordinazione, producono un insieme di attivazioni neurobiologiche che di norma ci consentono di adattarci efficacemente a questi stimoli avversi. Tuttavia, il deragliamento della complessa e fine regolazione molecolare di questi sistemi neurali e neuroendocrini può produrre condizioni patologiche tanto di natura psicologica quanto psicosomatica. Che cosa va storto nel nostro cervello e nel nostro organismo quando la risposta di stress non è più funzionale al nostro benessere ma diventa piuttosto un fattore di rischio? Perché alcuni di noi si ammalano e altri invece risultano immuni da conseguenze patologiche, pur in presenza di analoghe pressioni sociali? Come possiamo utilizzare le più recenti scoperte sulle funzioni cerebrali e sugli aspetti psicologico-comportamentali per sviluppare nuove strategie preventive e terapeutiche? Il convegno di Erice si propone di fornire risposte a queste domande.

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