Alma universitas studiorum parmensis A.D. 962 - Università di Parma Alma universitas studiorum parmensis A.D. 962 - Università di Parma

Parma, 13 dicembre 2018 - Dalla Casa editrice Diabasis arrivano due nuove collane, Impulsi e Domani, che ospiteranno tesi di laurea magistrale e di dottorato di ricerca di studenti dell’Università di Parma. Le due collane saranno dirette rispettivamente dal neuroscienziato Giacomo Rizzolatti, professore emerito dell’Università di Parma, e dal giornalista Maurizio Chierici, docente a contratto dell’Ateneo.

Nei giorni scorsi la presentazione nella sede del Comune di Parma, con interventi dell’Assessore alla Cultura Michele Guerra, del Presidente di Diabasis Mauro Massa, di Annamaria Cavalli, docente di Saggistica italiana all’Università di Parma, già Presidente del Corso di laurea in Giornalismo e cultura editoriale, e dei due Direttori Giacomo Rizzolatti e Maurizio Chierici.

Già dal Settecento, all’epoca dei Borbone, a Parma è presente un forte interesse verso le scienze. La collana Impulsi nasce con l’obiettivo di riflettere la vivacità della cultura scientifica di Parma e recuperare questa tradizione, che nel tempo era diventata marginale rispetto, ad esempio, alla musica o al cinema, mentre oggi Parma è tornata a essere una realtà importante nel panorama italiano. La collana raccoglierà titoli legati alla chimica e alla fisica, alla matematica e alla medicina.

La collana Domani è stata invece progettata in collaborazione con il corso di laurea magistrale in Giornalismo e cultura editoriale. La ricerca che raccoglie una tesi accompagna i passi di chi chiude i libri per affrontare le contraddizioni in agguato oltre la soglia dell’università. I titoli riflettono disarmonie, sfogliate con l’ottimismo della giovinezza. Identità che la realtà lentamente ripiega nelle novità quotidiane, vanità e sopravvivenza. E la scienza dei libri aiuta fino a un certo punto la coerenza dell’impegno. Il primo titolo di Domani è già uscito: L’eredità di Basaglia nell’Italia indifferente – Un viaggio a 40 anni dalla 180, tesi di laurea di Katia Dell’Eva.

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