Alma universitas studiorum parmensis A.D. 962 - Università di Parma Alma universitas studiorum parmensis A.D. 962 - Università di Parma

Parma, 7 novembre 2017 - Ha preso il via dal 1° novembre il progetto finanziato da AGER Fondazioni in rete per la ricerca Agroalimentare dal titolo: “Costruzione di un prototipo per l’ottimizzazione della concimazione azotata a rateo variabile del grano duro in funzione di previsioni climatiche di medio periodo”. Il progetto è coordinato dall’Università degli Studi di Padova e vede la partecipazione, come responsabile dell’Unità Operativa di Parma, della prof.ssa Giovanna Visioli del Dipartimento di Scienze Chimiche, della Vita e della Sostenibilità Ambientale dell’Università di Parma. Al progetto partecipano anche le Università di Firenze e di Teramo.

Il progetto ha come scopo la valorizzazione dei risultati della ricerca sostenuta con la prima edizione dei progetti Ager-Filiera Grano Duro sulla “Sostenibilità ambientale ed economica per la produzione di qualità e della produzione di frumento duro”.

Nell’ambito delle tematiche sulla sostenibilità in campo agro-alimentare le tecniche di agricoltura di precisione sono in grado di rispondere alla necessità di raggiungere elevati standard agro-ambientali nella filiera grano duro. Il progetto, che ha ottenuto la manifestazione di interesse da parte di Barilla S.p.a., azienda leader nel settore agro-alimentare, e di ARVAtec, azienda leader nel campo dell’applicazione di tecnologie dell'informazione e della comunicazione (ICT) in ambito agricolo,si prefigge di sviluppare un prototipo industriale in grado di automatizzare la distribuzione variabile del concime azotato (concimazione di precisione) integrando le informazioni fornite dai sensori ottici con quelle simulate da modelli predittivi della resa. Un sistema esperto utilizzerà le previsioni climatiche a medio termine per predire il fabbisogno azotato potenziale della coltura in funzione delle performances agronomiche e dell’impatto sulle acque e sulla qualità dell’aria. L’operatività e la funzionalità del prototipo verranno validate sia in campo, in presenza di caratteristiche pedo-climatiche contrastanti (coltivazione in nord e centro Italia), che in laboratorio per valutare la qualità della materia prima per la produzione di pasta (la granella) in termini di quantità e composizione delle proteine del glutine.

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