Parma, 13 ottobre 2025 - Il Premio Nobel per la Chimica 2025 è stato assegnato ai tre ricercatori Omar Yaghi, Susumu Kitagawa e Richard Robson per i loro studi pioneristici sullo sviluppo dei Metal-Organic Frameworks (MOF).
I MOF sono materiali innovativi basati sulla chimica di coordinazione derivanti dalla combinazione di ioni metallici e componenti organiche che si organizzano in architetture cristalline tridimensionali affascinanti, caratterizzate da canali e pori su scala nanometrica, paragonabili a spugne cristalline ordinate. Grazie alla loro elevata porosità, i MOF possono catturare anidride carbonica, essere utilizzati per lo stoccaggio di idrogeno, per rimuovere inquinanti dall’acqua, oppure assorbire e rilasciare in modo controllato farmaci o sostanze antibatteriche.
All’Università di Parma, all’interno del Dipartimento di Scienze Chimiche, della Vita e della Sostenibilità Ambientale e avvalendosi delle strumentazioni a disposizione del Laboratorio di Strutturistica Mario Nardelli, sono in corso ricerche rivolte alla progettazione e sintesi di MOF per diverse applicazioni, con particolare attenzione allo sviluppo di metodi di sintesi sostenibili a basso impatto ambientale attraverso processi meccanochimici. I gruppi di ricerca in chimica del Dipartimento SCVSA hanno realizzato MOF in grado di catturare e rilasciare in modo controllato antibatterici naturali, e hanno sviluppato prototipi di dispositivi che utilizzano queste spugne cristalline per la rilevazione di composti naturali o di sostanze inquinanti e per applicazioni in campo energetico, come elettrodi per supercondensatori ad alta efficienza. Sono inoltre in corso ricerche per comprendere la genesi della struttura tridimensionale dei MOF allo scopo di ottimizzarne la sintesi e le prestazioni.
Queste ricerche coinvolgono studenti e studentesse dei corsi di laurea magistrale in Chimica e in Chimica Industriale, e dottorande e dottorandi dei corsi di Dottorato in Scienze Chimiche e Scienza e Tecnologia dei Materiali, che si trovano così ad affrontare delle sfide scientifiche complesse di alto valore formativo. Uno di loro, Dario Giovanardi, nel 2024 ha svolto un periodo di sei mesi nell’ambito del Dottorato in Scienze Chimiche nel laboratorio di Susumu Kitagawa, Premio Nobel 2025, dove ha potuto studiare le capacità di adsorbimento di diversi MOF da lui sintetizzati nei laboratori di Parma, appartenenti alla serie PUM (PUM = Parma University Materials).
Per coinvolgere il pubblico nell’esplorazione dei MOF, grazie al progetto VISION3D finanziato dai Fondi di Ateneo per il Public Engagement (FAPE), da novembre sarà possibile esplorare alla Collezione di Cristallochimica del Museo Diffuso delle Scienze (Plesso Chimica al Campus Scienze e Tecnologie), in realtà aumentata e con visori di realtà virtuale, le architetture cristalline dei MOF che hanno portato all’assegnazione del Premio Nobel 2025, e dei MOF della famiglia PUM sviluppati al Dipartimento SCVSA.