L’Università di Parma punta sullo sport come attività formativa, e implementa il suo programma di promozione dello sport e del tempo libero attivo. Dopo essere stato tra i primi in Italia nell’assegnazione di crediti formativi a studenti che svolgono attività sportiva, l’Ateneo di Parma prosegue nel suo sforzo di valorizzazione dello sport come strumento di formazione e di crescita dell’individuo.Nei giorni scorsi sono stati presentati due progetti di ricerca ad hoc, nel corso di un incontro nella sede dell’Ateneo nel quale il delegato allo Sport Nelson Marmiroli ha illustrato le linee della politica universitaria in materia. Sport e tempo libero attivo nell’Università di Parma. Dai Crediti Sportivi ad una politica per lo Sport universitario e Il valore aggiunto dello sport nella carriera accademica e post-accademica dello studente. L’Importanza formativa e sociale delle Soft Skills i titoli dei due progetti, elaborati dallo staff del Prof. Marmiroli e dai due giovani collaboratori Maria De Renzi e Alessandro Straser. I due progetti sono finalizzati da un lato a dare una risposta al problema dell’accesso allo sport universitario da parte di studenti, docenti e personale tecnico amministrativo, e dall’altro a evidenziare il valore non solo formativo ma anche pratico dello sport nella carriera universitaria sviluppando le cosiddette “Soft Skills”, di cui lo sport e il tempo libero attivo sono una delle componenti principali.All’incontro hanno partecipato autorità accademiche, delle istituzioni locali e sportive, rappresentanti degli studenti e atleti. Tra i presenti l’Assessore allo Sport del Comune di Parma Giovanni Marani, il Presidente del CUS Parma Michele Ventura, il delegato CUSI Gianfranco Beltrami, il Presidente del CONI provinciale Gianni Barbieri, il coordinatore di Giocampus Elio Volta, il Presidente di Villa Bonelli Gino Passigatti, il Presidente di Special Olimpics Cristiano Previti, i rappresentanti della Polisportiva Gioco. Erano presenti inoltre tre atleti-studenti dell’Università di Parma: Dario Chitti, Gabriele Bizzotto e Ayomide Folorunso.La ricerca di nuovi strumenti di attrazione per promuovere lo sport universitario, l’imprescindibilità di un’attenzione speciale per le infrastrutture sportive, la necessità di un sostegno da parte dell’Università per gli studenti-atleti alcuni dei temi su cui si è concentrato il dibattito. Particolarmente interessanti gli interventi dei giovani atleti, che hanno sottolineato quanto sacrificio richieda essere nello stesso tempo atleti e studenti e come sia necessario sostenere questo sforzo da parte dell’Università con una serie di strumenti ad hoc, tra cui opportune azioni di tutoraggio.