Alma universitas studiorum parmensis A.D. 962 - Università di Parma Alma universitas studiorum parmensis A.D. 962 - Università di Parma

Parma, 19 aprile 2024 - È stata pubblicata sulla rivista scientifica mSystems una ricerca del Centro Interdipartimentale “Microbiome Research Hub” dell’Università di Parma condotta nell’ambito del progetto Parma Microbiota, volta a comprendere la composizione del microbiota intestinale umano lungo le varie fasi della vita. La pubblicazione dal titolo “Taxonomic and metabolic development of the human gut microbiome across life stages: a worldwide metagenomic investigation” evidenzia importanti differenze del microbiota intestinale legate all’età dell’individuo e ha permesso l’identificazione di salienti funzioni metaboliche svolte da alcuni microrganismi che, grazie alla sintesi di vitamine, sono in grado di  contribuire al fabbisogno giornaliero di questi importanti nutrienti essenziali.

Grazie all’impiego di tecniche metagenomiche e di genomica funzionale, il lavoro fornisce un’immagine molto dettagliata della composizione delle comunità batteriche, definite nel loro complesso microbiota, che risiedono nell’intestino umano lungo le diverse fasce d’età. I dati ottenuti hanno inoltre permesso di mostrare come il microbiota sia in grado d’interagire con l’ospite fornendo importanti contributi metabolici. Il lavoro è stato condotto interamente da un gruppo di ricerca interdisciplinare dell’Università di Parma, afferente al Centro Interdipartimentale “Microbiome Research Hub” (MRH), coordinato da Marco Ventura e composto dai docenti Ovidio Bussolati, Tiziana Meschi, Francesca Turroni,  Flora De Conto, Christian Milani, Antonio Nouvenne, Andrea Ticinesi, Gabriele Andrea Lugli, Leonardo Mancabelli Rossana Cecchi (quest’ultima dell’Università di Modena e Reggio Emilia). 

La copertina del numero di aprile 2024 della rivista è dedicata proprio a questo articolo scientifico. L‘immagine scelta, preparata dallo stesso team di ricerca, è frutto di una rielaborazione minimale del disegno preparato da due bambini di 5 e 8 anni, figli di una delle co-autrici, che hanno rappresentato i microrganismi intestinali così come appaiono ai loro occhi (https://journals.asm.org/toc/msystems/9/4).

La ricerca rappresenta un altro tassello verso la comprensione delle basi molecolari responsabili dell’interazione microrganismi-ospite e delle possibili implicazioni positive o negative del microbiota intestinale sulla salute dell’ospite e si inserisce nell’ambito delle attività condotte dal Centro che negli ultimi anni hanno portato a numerose pubblicazioni.

I risultati ottenuti dimostrano l’impegno profuso dal Centro Interdipartimentale MRH, costituito da pochi anni, e l’importanza di un approccio interdisciplinare allo studio delle comunità batteriche presenti nell’organismo umano. 

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