L’Università di Parma ha partecipato dal 20 al 23 agosto al Centro “Ettore Maiorana” di Erice alla 49ª sessione dei “Seminari internazionali sulle emergenze planetarie”, dedicata al ruolo che deve avere la scienza nel Terzo millennio. Nell’occasione l’Ateneo è stato rappresentato dal Delegato del Rettore per la Sostenibilità prof. Alessio Malcevschi e dai prof. Stefano Parmigiani e Paola Palanza.Il XXI secolo si è aperto con una serie di emergenze planetarie e con prospettive incerte per l’ambiente, le società, le economie di tutte le nazioni del mondo: una situazione che richiede con urgenza la costruzione collettiva di nuove forme di sentire, pensare e agire che garantiscano nuove relazioni tra persone e tra persone e ambiente, sia per la generazione presente sia per quelle future. In questo contesto si inserisce la 49ª sessione dei “Seminari internazionali sulle emergenze planetarie”, organizzata con il patrocinio del presidente della Repubblica. Centoventi scienziati da 40 Nazioni hanno discusso delle 72 emergenze planetarie che minacciano il futuro dell’umanità e che sono alla base del “New Manhattan Project”, lanciato dal presidente della World Federation of Scientists prof. Antonino Zichichi.I Seminari sulle emergenze planetarie hanno riguardato tra l’altro i problemi dell’energia (sorgenti rinnovabili e nucleari), i limiti dello sviluppo (compreso l’impatto di erbicidi e pesticidi sulla salute umana a livello planetario), i cambiamenti climatici, le nuove minacce del terrorismo, le patologie che nascono dall’enorme impatto della globalizzazione e dell’allungamento della vita umana e infine lo sviluppo sostenibile. L’Università di Parma è stata invitata a partecipare al progetto con tre relazioni tenute dai prof. Stefano Parmigiani, Paola Palanza e Alessio Malcevschi, che nell’occasione hanno proposto la costituzione di due Centri di ricerca.Il primo è il “Research Center on Children welfare”: un centro dedicato ai rischi ambientali per studiare gli effetti dell’esposizione pre, peri e postnatale agli inquinanti che mimano l’azione degli ormoni, interferendo con il sistema endocrino e mettendo a rischio il normale sviluppo e la salute dei bambini. La proposta è stata presentata dalla prof.ssa Paola Palanza e dal prof. Stefano Parmigiani, che già fa parte del Pollution Permanent Panel, entrambi del Dipartimento di Neuroscienze dell’Università di Parma.Il secondo è il “Research Center on Sustainability”, proposto dal Rettore prof. Loris Borghi e dai prof. Alessio Malcevschi (Dipartimento di Bioscienze) e Stefano Parmigiani. L’idea nasce considerando che tutte le istituzioni e i sistemi educativi, e quindi in primo luogo le Università, devono essere attivamente coinvolti nella ricerca di soluzioni ai problemi contemporanei e nel dibattito per un futuro sostenibile. In questo contesto un aspetto fondamentale della Scienza della sostenibilità è la necessità di introdurla nella didattica universitaria: per questo è stata proposta anche l’istituzione di una nuova scuola, “International School of Sustainability Science”, coordinata dall’Università di Parma, che si aggiungerebbe alle altre due dirette già da docenti dell’Ateneo tra le 126 nell’ambito del Centro di cultura scientifica “Ettore Majorana”: la “International School Of Ethology” (diretta dai prof. Danilo Mainardi e Stefano Parmigiani) e la “International School of Neuroscience” (diretta dai prof. Giacomo Rizzolatti e Pierfrancesco Ferrari).