Alma universitas studiorum parmensis A.D. 962 - Università di Parma Alma universitas studiorum parmensis A.D. 962 - Università di Parma

Parma, 3 febbraio 2025 – Si chiama PRISMA, e l’acronimo dice già molto: Promuovere Risorse Individuali e Sociali nel Mondo Accademico. Si tratta di un progetto congiunto di 8 Università, approvato e finanziato dal Ministro dell’Università e della Ricerca nell’ambito del bando PRO-BEN e incentrato sul benessere delle comunità accademiche: l’obiettivo è promuovere il benessere psicologico di tutta la comunità universitaria e contrastare i fenomeni di disagio psicologico ed emotivo.

Oggi la presentazione in conferenza stampa al ParmaUniverCity Info Point, con interventi del Rettore Paolo Martelli, della Prorettrice al Diritto allo studio e ai Servizi agli studenti Isotta Piazza e della Delegata per il Servizio di Counseling psicologico Dolores Rollo, Direttrice del Centro Accoglienza e Inclusione di Ateneo e Responsabile scientifica del progetto per Unipr.

Otto dunque gli Atenei in cordata: con l’Università di Parma ci sono l’Università di Ferrara (capofila), il Politecnico di Milano, l'Università Cattolica del Sacro Cuore, l’Università di Genova, l’Università di Modena e Reggio Emilia, l’Università di Sassari e l’Università di Venezia. Un partenariato che si è costituito per promuovere e favorire la diffusione del benessere psicologico, emotivo e relazionale nella comunità accademica, con particolare attenzione alla componente studentesca, e per contrastare i fenomeni di disagio, anche attraverso percorsi di prevenzione e contrasto di condizioni e stili di vita portatori di malessere, isolamento ed esclusione sociale. 

Le azioni previste riguardano: 

  • la rivelazione quali-quantitativa del benessere e degli stili di vita di studentesse e studenti (risorse, fattori protettivi e fattori di rischio)
  • l’identificazione di strumenti specifici per ampliare e ottimizzare i servizi di counseling psicologico di Ateneo (anche attraverso lo scambio e la formazione inter-ateneo di specialiste e specialisti)
  • la realizzazione di iniziative di sensibilizzazione e formazione rivolte a tutte le componenti della comunità accademica 

Studentesse e studenti, come detto, sono senz’altro fra i destinatari principali: tra gli obiettivi infatti c’è quello di promuovere e favorire un’ampia diffusione del benessere psicofisico e una piena attuazione dei percorsi di inclusione e crescita della popolazione studentesca, anche attraverso la prevenzione e il contrasto alla diffusione delle dipendenze dall’uso di sostanze stupefacenti, delle tossicodipendenze, delle alcoldipendenze e delle altre forme di dipendenza patologica, quali ludopatia, internet addiction disorder e così via.

Non solo studentesse e studenti, però. Tante anche le iniziative rivolte al personale.

A ciascun Ateneo è arrivato un finanziamento di 321.250 euro.  Con questo budget l’Università di Parma, e in particolare il Centro Accoglienza e Inclusione, ha iniziato a costruire un programma piuttosto ricco, andando così a implementare ulteriormente i servizi offerti dall’Ateneo alla componente studentesca e non.

Sono ad esempio già partiti I giovedì del benessere, ciclo di webinar pensato dal Servizio di Counseling psicologico per studentesse e studenti: incontri on line con professioniste e professionisti su temi come il metodo di studio, la gestione delle emozioni, la resilienza e la riuscita universitaria, il benessere nelle relazioni, l’ansia, l’autostima e così via

Questi e altri temi (tra i quali ad esempio la mindfulness o affrontare e convivere con i lutti) sono al centro anche di percorsi esperienziali in presenza per la popolazione studentesca, sempre con professioniste e professionisti.

Ma in programma ci sono anche percorsi esperienziali in presenza per il personale docente e tecnico amministrativo: il diritto alla disconnessione, il training per l’autostima e l’assertività, affrontare e convivere con i lutti alcuni dei temi.

E poi convegni, workshop e seminari: Seminario sulle emergenze comportamentali, riconoscerle e affrontarle (marzo 2025), Volersi bene: il caregiving nel ciclo di vita (data da definire), I generi tra discriminazione e violenza (data da definire), la prima Giornata del benessere psicologico (giugno 2025). 

E infine anche attività motorie e sportive: dal trekking nella natura al torneo di calcio fra docenti e studentesse/studenti.

 

IL SERVIZIO DI COUNSELING PSICOLOGICO DELL’UNIVERSITÀ DI PARMA: ALCUNI DATI DEL 2024

Attivo da oltre un decennio, il Servizio è rivolto a studentesse e studenti, personale strutturato dell’Ateneo e loro familiari. Il counseling psicologico è un percorso di breve durata (indicativamente tra i 5 e gli 8 incontri) condotto da psicologi e psicologhe esperte del settore, basato sulla costruzione di una relazione d’aiuto, volta a riorganizzare le risorse della persona e a sviluppare strategie adeguate a fronteggiare le situazioni difficili. Il counseling utilizza procedure specifiche per il sostegno e l’orientamento basate su un ascolto attento e di qualità.
Nel 2024 le utenti e gli utenti in carico (percorso o colloquio unico) sono stati oltre 500, con un incremento di quasi 100 persone rispetto all’anno precedente.
Sono stati effettuati in tutto oltre 2.438 colloqui (820 in più) dei quali solo 47 colloqui unici. 
La media dei percorsi è stata di 5 colloqui
L’utenza è stata per circa il 70% di sesso femminile e per circa il 30% di sesso maschile
Il 94% è rappresentato da studentesse e studenti, il 3,2% da dipendenti dell'Ateneo e il 2,8% da altre tipologie (dottorande/i, assegniste/i e specializzande/i).
Per quanto riguarda le problematiche emerse durante il primo colloquio, quella prevalente resta la gestione dell’ansia (28%), seguita dalle difficoltà relazionali (15%).Le problematiche inerenti al percorso accademico (esclusa l’ansia da prestazione/da esame) in totale rappresentano il 25%: nel dettaglio 11% per il blocco negli studi, 7% per la necessità di cambiare metodo di studio e 7% per un riorientamento alla scelta.
Tra le altre problematiche si segnalano: bassa autostima, problemi legati all’umore, rapporto disfunzionale con il cibo e rielaborazione di lutti/separazioni.

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