Parma 20 dicembre 2022 - Importante riconoscimento della Fondazione AIRC per la Ricerca sul Cancro al Laboratorio di Biologia Molecolare dell’Epigenoma (Molecular Cell Biology of the Epigenome, MCBE). La Fondazione ha infatti selezionato, nell’ambito del programma ‘Investigator Grant’ e per un finanziamento complessivo di 451 mila euro, il progetto di ricerca “A CRISPR-Cas9 Screening of Highly Accessible Genomic Enhancers to Uncover Novel Hormone-Sensitive Cancer Vulnerability” il cui responsabile scientifico è il docente Roberto Ferrari, reclutato nel Dipartimento di Scienze Chimiche, della Vita e della Sostenibilità Ambientale dell’Università di Parma grazie ai finanziamenti dei “Dipartimenti di Eccellenza”, ed afferente all’Unità di Scienze Biomolecolari, Genomiche e Biocomputazionali del Dipartimento stesso. Il prof. Ferrari ha allargato le competenze del laboratorio MCBE all’applicazione di tecniche innovative di manipolazione genomica alle cellule tumorali, al fine di rivelare potenziali vulnerabilità epigenomiche che possano diventare bersaglio di mirati interventi farmacologici volti a creare alternative terapeutiche, in particolare per tumori ormono-sensibili resistenti alle classiche terapie ormonali. La proposta progettuale si fonda su recenti scoperte dello stesso Ferrari riguardo a regioni genomiche chiamate HAPRB, le quali introducono una nuova visione che può cambiare i paradigmi nel campo dei recettori ormonali nucleari. Gli HAPRB potrebbero rappresentare un insieme più comune di loci genomici del cancro e terreno di gioco per l'azione dei recettori ormonali steroidei in molti tumori endocrini, e la cui perturbazione potrebbe avere un grande impatto sulla biologia del tumore. Per questo il progetto vuole attuare queste perturbazioni attraverso uno screening a livello genomico mediante l’utilizzo dei sistemi CRISPR-Cas di editing genomico. Lo scopo è introdurre nuove vie di intervento terapeutico sugli HAPRB e i loro regolatori. Lo studio afferma l’impegno del gruppo di ricerca del laboratorio MCBE insieme ai collaboratori internazionali francesi e spagnoli per facilitare la traslazione di queste ricerche verso l’innovazione di trattamento per tutti i pazienti affetti da tumori ormono-sensibili.